Episodio 41. La Grande Guerra dei Carabinieri. In zona di guerra

La Storia dei Carabinieri - Ein Podcast von Flavio Carbone - Mittwochs

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Con questo episodio si continua a trattare il tema della prima Guerra Mondiale. Oggi ci concentriamo sui Carabinieri in zona di guerra. Vi chiediamo di premiare il podcast con le stelline su #Spotify. Basta andare sulla pagina del podcast e cliccare sulle stelline, valutando lo show. Nelle zone di operazioni, l’Arma dei Carabinieri non si occupò esclusivamente delle ordinarie attività di polizia in favore delle popolazioni locali o non si limitò a garantire il servizio di pubblica sicurezza nelle zone liberate, bensì si distinse sia come forza combattente per la difesa dei confini nazionali, al pari dei comuni soldati, sia nell’espletamento dei specifici compiti di polizia militare, quale funzione esclusiva affidatale. Nel corso di tutta la I Guerra Mondiale, i Carabinieri, impiegati al fronte spesso in qualità di reparti di combattimento, si confermarono all’altezza delle loro tradizioni consolidando il ruolo svolto durante i conflitti precedenti di arma combattente. L’Arma offrì il suo prezioso contributo nelle battaglie dell’Isonzo e del Piave, si distinse sul Sabotino e sul San Michele e, in particolare, nei combattimenti sulle pendici del Podgora di cui all’episodio 40. I militari dell’Arma assolsero numerosi e importanti compiti oltre a quanto fecero i Carabinieri che combatterono nelle posizioni di prima linea dove erano particolarmente incaricati di coadiuvare i comandanti garantendo il mantenimento della disciplina, sovente chiamati a recuperare i militari sbandati sul campo di battaglia per ricondurli sulla linea del fuoco, spesso guidandoli finanche all’assalto, sostituendosi a volte ai superiori caduti o dispersi. Essi dovevano assistere le popolazioni costrette ad evacuare vastissime aree interessate allo scontro o prossime a punti di brillamento di mine e al contempo organizzare servizi mirati a contrastare ogni fenomeno di sciacallaggio e saccheggio. Custodivano e trasferivano la documentazione militare riservata, svolgevano attività di polizia giudiziaria militare, di controspionaggio e di assunzione di notizie riservate. I Carabinieri inoltre erano chiamati al controllo di tutti i militari fuori dai reparti di appartenenza, alla vigilanza sugli operai e sugli impiegati civili impegnati in opere militari (si pensi che nel solo settore d’azione della II Armata, vi lavorarono circa trentamila civili), finanche al monitoraggio delle case di tolleranza. Nel prossimo episodio parleremo del ruolo dei Corazzieri al fronte. Il testo di questo episodio è stato estratto e rielaborato dal volume a cura di Flavio Carbone “La Grande Guerra dei Carabinieri”, Roma, 2020, Ministero della Difesa - Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri - Ufficio Storico. In particolare si tratta del paragrafo “In zona di guerra” di Raffaele Gesmundo. Il volume è consultabile on line sul sito dell’Arma dei Carabinieri e su quello del Ministero della Difesa. Grazie per l’attenzione

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