Episodio 37 bis. La neutralità (1914) e i Carabinieri

La Storia dei Carabinieri - Ein Podcast von Flavio Carbone - Mittwochs

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L'#Arma dei #Carabinieri Reali fu impegnata nella #GrandeGuerra, che infiammava gran parte dell’Europa dall’estate del #1914, già alcuni mesi prima dell’ingresso dell’Italia nel conflitto armato. Con la dichiarazione di neutralità del regno d'Italia il 3 agosto 1914 quando le Potenze europee entrarono formalmente in conflitto, si formarono immediatamente due schieramenti: da una parte i neutralisti (composti dai cattolici, socialisti e liberali giolittiani) e dall’altra gli interventisti (nazionalisti, repubblicani, radicali, mazziniani, socialisti riformisti, sindacalisti rivoluzionari, futuristi e avanguardie culturali quali i futuristi e i decandentisti, infine i gentiliani) che per circa 10 mesi si fronteggiarono nelle piazze e nelle arene politiche del nostro Paese. La frattura tra due posizioni inconciliabili creò una lacerazione molto forte nel tessuto politico. Lo scontro si acuì tanto da dare vita ad una vera e propria lotta politica, portando gli interventisti a creare organizzazioni, associazioni, comitati pro intervento. Queste riuscirono a sostituirsi alle istituzioni tanto da annullare il ruolo del Parlamento a cui subentrarono le piazze infiammate dai discorsi interventisti. Quale forza dell’ordine, l’Arma fu aspramente impegnata nei servizi a disposizione dell’autorità governativa dopo circa un decennio di attenta politica giolittiana. La tutela dell’ordine pubblico, talvolta gravemente turbato, vide i militari dell'Arma su tutto il territorio nazionale in prima fila nella gestione dei disordini sociali e politici. Dunque un ruolo difficile per i Carabinieri schiacciati dalla necessità di garantire un ordine pubblico senza direttive chiare del governo Salandra mentre i dieci mesi di neutralità devastarono il dibattito politico e il confronto fuori il Parlamento. In parallelo, i comandi dell’Arma al confine iniziarono presto un’importante raccolta informativa sui movimenti delle forze austro-ungariche in stretta aderenza alle indicazioni che il vertice dell’Esercito aveva impartito, allo scopo di avere una chiara idea della consistenza dei reparti nemici schierati nella zona delle future operazioni. In realtà, i Carabinieri costituirono soprattutto uno dei perni di manovra su cui poggiò la grande #mobilitazione avviata dal #Generale Luigi Cadorna fin dal marzo 1915 con il richiamo delle ultime classi di leva (a partire da quella del 1894).  Nel corso del conflitto, i Carabinieri dell’Arma territoriale furono impegnati nella complessa e non facile chiamata alle armi di circa 5 milioni di uomini. Si trattava di costituire un esercito di dimensioni enormi mai mobilitato prima.  Anche in questa attività, l’Arma ebbe un ruolo di abnegazione silenziosa.

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