La strage di Ustica - Il più clamoroso segreto di Stato nella storia d’Italia

27 giugno 1980, Bologna - I passeggeri di un volo civile si imbarcano su un aereo della compagnia Itavia che dall’aeroporto Marconi avrebbe dovuto portarli a Palermo. L’aereo, un modello Dc-9 I-Tigi, decolla alle 20.08 invece che alle 18.30, come originariamente previsto. A parte questo, però, il volo sembra procedere senza particolari problemi: il DC 9 viaggia regolarmente, con a bordo 81 persone, tra le quali 64 passeggeri adulti, 11 ragazzi tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi e 4 uomini d’equipaggio. Tuttavia, quasi un’ora dopo il decollo, l’aeromobile scomparirà totalmente dai radar del centro di controllo aereo di Roma. Dopo diverse ore di ricerche, il mattino successivo si ritroveranno in mare alcuni corpi senza vita, confermando che l’aereo sarebbe precipitato nelle acque internazionali del mar Tirreno, tra l’isola di Ponza e quella di Ustica. Le indagini proseguiranno per decenni, ma nessuno finora è stato in grado di chiarire le cause della tragedia. Cosa ha fatto precipitare il volo Itavia? Solo un guasto tecnico o qualcosa di più? Proviamo a scoprirlo insieme a Proviamo a scoprirlo insieme a Paolo Rendina, avvocato tributarista, esperto di misteri italiani, ma soprattutto Podcaster e autore della serie "Diritto e Rovescio". Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast

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