Il caso Yara Gambirasio - L'importanza della prova scientifica

È una gelida notte del novembre 2010 quando si diffonde la notizia della scomparsa di una giovane di 13 anni originaria di Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo. La ragazzina, di nome Yara Gambirasio, si era recata intorno alle 17:30 presso il centro sportivo del suo paese, dove era solita allenarsi in ginnastica ritmica. Da quel momento in poi se ne perdono completamente le tracce. In seguito alla denuncia viene aperto un fascicolo per sequestro di persona e le ricerche si intensificano, richiamando una grandissima attenzione mediatica a livello nazionale, senza però portare a nulla di concreto. La piccola Yara sarà ritrovata soltanto 3 mesi dopo, abbandonata in un campo nei pressi di Chignolo d’Isola, in avanzato stato di decomposizione e coi segni di ferite da arma da taglio. Tutto il Paese rimane col fiato sospeso, chi può aver commesso un delitto del genere? Ne parliamo con Giovanna Frisella, praticante avvocato e criminologa, detentrice di un master di II livello in scienze forensi presso La Sapienza di Roma, ma soprattutto autrice per la pagina Instagram e Facebook “Conversazioni sul Crimine”.  Iscriviti al canale Telegram per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle prossime puntate: t.me/TenebraPodcast

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