Pil, Istat: dato acquisito per il 2024 è +0,6%, la stima di fine luglio era 0,7%. Male industria e agricoltura

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Nel secondo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del secondo trimestre del 2023. La crescita acquisita per il 2024 è pari allo 0,6%. Lo comunica Istat, dopo la conferma delle stime per il secondo trimestre sull andamento del Pil. La stima completa dei conti economici trimestrali, spiega l ente statistico, fornisce una sostanziale conferma delle stime preliminari del Pil del secondo trimestre 2024, con una crescita congiunturale dello 0,2% e una crescita tendenziale dello 0,9%. La crescita acquisita per il 2024 risulta dello 0,6% a fronte della stima dello 0,7% fornita a fine luglio.ùLa crescita è dovuta in lieve parte alle componenti della domanda nazionale, grazie al contributo positivo per 0,1 punti percentuali sia dei consumi delle famiglie, sia degli investimenti e di quello negativo della spesa delle Amministrazioni Pubbliche per 0,1 punti. Invece, più consistente il contributo positivo fornito della variazioni delle scorte, pari a 0,4 punti percentuali, che contrasta quello negativo della domanda estera netta, che sottrae 0,3 punti alla crescita del Pil.Nel complesso, dai servizi arriva un contributo positivo dello 0,4% al Pil del secondo trimestre mentre segnano un calo del valore aggiunto l agricoltura e l industria in senso stretto. «Nel secondo trimestre - scrive l Istat - si registrano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto nell agricoltura, silvicoltura e pesca dell 1,7% e nell industria in senso stretto dello 0,8%. In crescita il comparto delle costruzioni, cresciuto dello 0,6%, quello del commercio, riparazione di veicoli, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazione (+0,5%), quello dei servizi di informazione e comunicazioni (+0,6%), delle attività finanziarie e assicurative (+0,2%), delle attività immobiliari (+0,8%), del comparto dell amministrazione pubblica, difesa, istruzione e sanità, cresciuto dello 0,1%, e quello delle attività artistiche, di intrattenimento e degli altri servizi (+0,1%). Stazionario il valore aggiunto delle attività professionali». Ne parliamo con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.Elezioni americane, quanto pesa l'economiaA poco più di due mesi dalle elezioni statunitensi (martedì 5 novembre), si infiamma la campagna elettorale. A differenza delle tornate precedenti però sembra esserci ancora un grande assente: l'andamento dell'economia a Stelle e strisce.La scorsa settimana sono usciti un paio di dati che confermano la buona salute degli Usa. l'inflazione e l'andamento del Pil.L'economia americana nel secondo trimestre è cresciuta del 3,0%, più delle attese e del 2,8% previsto inizialmente e l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali in Usa è aumentato dello 0,2% in luglio e dello 2,5% su base annuale, come prevedevano gli analisti. Anche l'inflazione Pce, depurata dalle componenti alimentari ed energetiche, e l'indicatore preferito dalla Fed per misurare l'inflazione, è aumentata dello 0,2% nel mese ma è cresciuta del 2,6% rispetto all'anno scorso. La cifra a 12 mesi è stata leggermente più debole della stima del 2,7%.Due dati che potrebbero essere sfruttati da Kamala Harris, che essendo parte dell'attuale amministrazione, potrebbe rivendicare il successo dell'amministrazione uscente.Al momento però non si registra nessun rimbalzo dopo la convention per Kamala Harris in un nuovo sondaggio nazionale di Abc News e Ipsos, dove mantiene un leggero vantaggio su Donald Trump con numeri quasi identici a quelli di un sondaggio pre convention. Nel complesso, la vicepresidente supera Trump col 50% contro il 46% tra gli elettori registrati in un confronto a due, più o meno con la stessa percentuale della rilevazione prima della kermesse (49% a 45% ). I risultati suggeriscono un vantaggio leggermente più ampio per Harris tra i probabili elettori, 52% a 46% (51% a 45% prima della convention. Ne parliamo conAlessandro Plateroti nuovo Direttore di NewsMondo.it Tavolo manovra, il governo alla ricerca di fondi. Il concordato uno degli strumenti?Inizia una settimana decisiva per la manovra economica: mercoledì un primo cdm e venerdì potrebbe già essere approvato dal Consiglio dei ministri il Piano strutturale di bilancio, che verrà poi trasmesso alla Commissione Ue. Il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti prova a mantenere la spesa pubblica sotto controllo.L'impatto della manovra sarà di 25 miliardi come quella di un anno fa. Così Federico Freni, sottosegretario all Economia, a 24 Mattino su Radio 24 a proposito della cubatura della manovra finanziaria del 2025 e aggiunge: prima della manovra però, sarà licenziato il piano strutturale di bilancio (che deve essere presentato alla Commissione Europea entro il 20 settembre ndr) che deve passare dall approvazione del Consiglio dei Ministri e soprattutto dall approvazione del Parlamento con un procedimento simile a quello della NADEF e del DEF, sarà esaminato e con il sistema delle mozioni auspicabilmente sarà approvato.Per recuperare i fondi necessari il governo farà sicuramente affidamento sul gettito fiscale. Uno degli strumenti potrebbe essere: il concordato preventivo, che viene definito come una delle fonti primarie di finanziamento per gli sgravi fiscali.  Ne parliamo con Jean Marie Del Bo'  vicedirettore de Il Sole 24 Ore 

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