Ofenbach: «Vogliamo spingerci oltre il limite. "Hurricane" è una hit Pop»

Ai microfoni di Guglielmo Meregalli e Andrea Ferrari sono stati ospiti, nella serata di martedì 30 novembre, gli Ofenbach, un duo di Dj deep house e dance pop francese, composto da Dorian Lauduique e César De Rummel. Tornano in Italia per la prima volta dopo la pandemia:  «È davvero bello essere di nuovo in Italia, ci mancava tanto tornare qui dopo tutto quello che è successo». Un successo, il loro, nato tra i banchi di scuola:  «Eravamo compagni di classe. Abbiamo iniziato a suonare insieme a 13 anni. È nato tutto come un gioco, poi dal successo di Be Mine di 5 anni fa tutto è cambiato». Sulla scelta del nome Ofenbach l'aneddoto è a dir poco curioso:  «Abbiamo scelto il nome 5 o 6 anni fa prima di una serata in un club parigino. Dovevamo sceglierlo in fretta. Prima di uscire abbiamo trovato in casa uno spartito di Jacques Offenbach, gli abbiamo solo tolto una F per appropriarci del nome. Ci piaceva un sacco«.HURRICANE, LA NUOVA HIT - Sono venuti a trovarci a Radio Number One per presentare Hurricane, la loro nuova hit insieme a Ella Henderson. «È la traccia più pop che abbiamo realizzato. Anche la struttura richiama molto il pop, più che la musica elettronica. Volevamo fare qualcosa di diverso rispetto alle canzoni che abbiamo presentato finora. Questa canzone rappresenta il nostro essere esigenti verso noi stessi. Abbiamo alzato l'asticella, vogliamo spingerci oltre il limite». Per quanto riguarda il loro più grande sogno vogliono pensare in grande: «Con Be Mine ci è cambiata la vita. Suonavamo in piccolissimi locali: da quel momento senza rendercene conto siamo finiti a fare date negli stadi e nei festival di musica più importanti del mondo. Già fare questo come lavoro per noi è un sogno che si realizza. Speriamo quindi avere una carriera più lunga possibile e suonare in tutti i festival più importanti del mondo, come il Coachella». E sul loro legame con l'Italia: «I francesi sono gli italiani del nord e gli italiani sono in francesi del sud.  Ci piacerebbe collaborare con artisti italiani come Meduza o i Maneskin. Comunque in futuro abbiamo un progetto che consiste nel remixare qualche brano della musica italiana».

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