Riina l'attentato all'Addaura (Addaura 2 di 3) - I Corleonesi 75 parte
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Questo episodio si concentra sulla dinamica e sui depistaggi che precedettero il fallito attentato all'Addaura del 20 giugno 1989, diretto contro il giudice Giovanni Falcone e i suoi colleghi svizzeri. 🎭 Menti Raffinatissime e Depistaggi L'attentato all'Addaura fu preceduto da una precisa strategia, nota come "strategia del Corvo" (come predetto dal pentito Buscetta), volta a distruggere l'immagine di Falcone e farlo apparire come un traditore o un "killer di stato". L'obiettivo era far sì che la sua eliminazione, ordinata da Totò Riina, apparisse come una conseguenza "logica", diminuendo così il rimpianto e l'indignazione pubblica. 🕵️ Talpa e Sorveglianza Il bersaglio specifico dell'attentato era stato reso noto da una soffiata: Falcone aveva invitato pubblicamente due magistrati svizzeri (tra cui Carla del Ponte) a fare il bagno nel pomeriggio del 20 giugno. Questa circostanza, insolitamente precisa, rivelò la presenza di una "talpa" all'interno del Palazzo di Giustizia. Per preparare l'azione, Salvatore Biondino (uomo di fiducia di Riina) incaricò Francesco Onorato di effettuare una sorveglianza intensiva della zona dell'Addaura. Onorato notò la presenza di altri membri chiave, come Antonino Madonia e Vincenzo Galatolo, e fu avvisato di tenere lontani i propri familiari dall'area in quel giorno. 💣 L'Ordigno e la Copertura Nel pomeriggio del 20 giugno 1989, l'ordigno venne posizionato su una piattaforma in cemento sotto la villa. Conteneva 8 kg di esplosivo Brixia B5 (58 candelotti) ed era nascosto in un borsone sportivo blu. Per coprire il gesto, i killer simularono la presenza di un subacqueo, lasciando in bella vista sul luogo una muta, pinne e maschera da sub. Il travestimento funzionò perfettamente: gli agenti di scorta, vedendo l'attrezzatura, non sospettarono nulla, scambiando il borsone per l'attrezzatura di un bagnante. Solo la mattina successiva, insospettiti dal fatto che la borsa fosse rimasta lì, l'agente Giuseppe Lindri la ispezionò, scoprendo i fili e la cassetta metallica. ⚠️ L'Errore dell'Artificiere L'intervento per disinnescare l'ordigno fu gestito in modo controverso. Il brigadiere artificiere Francesco Tumino arrivò in ritardo e, temendo un congegno anti-rimozione, utilizzò una micro-carica per distruggere il comando di attivazione. Sebbene abbia evitato la deflagrazione, la sua azione compromise la scena del crimine e distrusse l'innesco. Tumino fornì in seguito dichiarazioni false e confuse sull'esistenza di un timer e di congegni anti-rimozione, venendo poi processato e condannato per falso. 🕒 **Timestamps / Capitoli** 00:00:32,Descrizione del luogo e del piano per colpire Falcone e i due colleghi svizzeri il 20 giugno 1989. 00:02:10,"L'invito di Falcone ai colleghi svizzeri, discusso pubblicamente, fornì agli attentatori un bersaglio insolitamente preciso." 00:03:54,Francesco Onorato riceve l'incarico da Salvatore Biondino di pattugliare e controllare l'area dell'Addaura. 00:11:36,"L'ordigno (58 candelotti di Brixia B5) viene posizionato, camuffato da attrezzatura da sub in una borsa blu." 00:14:06,"La borsa viene ritrovata e ispezionata la mattina del 21 giugno, confermando che si tratta di un ordigno esplosivo." 00:18:03,L'artificiere Francesco Tumino interviene in ritardo e neutralizza l'innesco distruggendo il comando di attivazione. 00:19:13,Tumino verrà processato per aver mentito su un congegno antirimozione e un presunto timer. 00:24:09,"Falcone, dopo l'attentato, parlò di ""menti raffinatissime"" e centri occulti di potere." ## 🔗 Seguimi sui social 📸 **Instagram:** [instagram.com/italiamistero](https://instagram.com/italiamistero) 📘 **Facebook:** [facebook.com/italiamistero](https://facebook.com/italiamistero) 🎵 **TikTok:** [tiktok.com/@italiamistero](https://tiktok.com/@italiamistero) 🌐 **Sito ufficiale:** [italiamistero.it](https://italiamistero.it) --- ## 📩 Contatti & Collaborazioni Hai idee, suggerimenti o vuoi collaborare con *Italia Mistero*? Scrivici a:...
